Azioni

Articoli

Da MontelLUG WIKI.

Versione del 5 ott 2006 alle 10:10 di Mesfet (discussione | contributi) (La pirateria informatica nella Scuola)
Menu
MontelLUG frontpage
Feed RSS ultime modifiche
Aiuto: Come modificare le pagine


Articoli e Rassegne Stampa

La pirateria informatica nella Scuola

La Riforma Moratti prevede l'utilizzo di strumenti informatici fin dalla scuola dell'infanzia, che vengono effettivamente impiegati almeno a partire dalla scuola primaria.

A causa degli alti interessi in gioco da parte dei venditori di computer e software applicativo, vengono spesso utilizzati programmi commerciali che determinando un alto costo di acquisto del software, necessità di istruire pratiche burocratiche per accedere a finanziamenti, periodica necessità di controllo della validità delle licenze, e spesso impossibilità nel fruire delle ultime versioni del software stesso per mancanza di fondi.

L'utilizzo del software commerciale determina inoltre un aspetto sociale molto negativo, inducendo lo studente alla pirateria informatica qualora voglia, giustamente, utilizzare a casa gli stessi strumenti software appresi a scuola.

Software liberi come TuxPaint e OpenOffice.org, uniti ad altri giochi didattici disponibili sia per piattaforma Linux sia per Windows, consentono di coprire tutte le esigenze della Scuola senza richiedere il pagamento di licenze e garantendo elevati standard qualitativi.

Per tali motivi ritengo che la Scuola debba liberarsi dalle pressioni dei venditori per focalizzare l'attenzioni solo ai fini didattici, iniziando effettivamente ad impiegare il Software Libero il quale consente ai docenti di non preoccuparsi del problema delle licenze, degli aggiornamenti a pagamento, della necessità di istruire pratiche burocratiche per l'acquisto, della legittimità delle copie dei lavori da distribuire a famiglie e studenti, ma di concentrarsi sulla didattica e sui traguardi cognitivi degli alunni. Un docente che utilizza il Software Libero è un DOCENTE LIBERO!

Versione breve

La Riforma Moratti prevede l'utilizzo di strumenti informatici fin dalla scuola dell'infanzia.

A causa degli alti interessi in gioco da parte dei venditori di computer e software applicativo, vengono spesso impiegati nel processo formativo programmi commerciali costosi.

Oltre all'aspetto oneroso per la Scuola, l'utilizzo del software commerciale determina inoltre un aspetto sociale molto negativo, inducendo lo studente alla pirateria informatica qualora voglia, giustamente, utilizzare a casa gli stessi strumenti software appresi a scuola.

Al contrario, il Software libero attualmente disponibile sia per Linux che per Windows riesce già a coprire tutte le necessità della Scuola primaria e secondaria, senza alcun onere per la Scuola e per le famiglie in quanto può essere liberamente distribuito.

Per tali motivi ritengo che la Scuola debba liberarsi dalle pressioni dei venditori per focalizzare l'attenzione solo ai fini didattici, iniziando effettivamente ad impiegare il Software Libero in modo da ridurre i costi e consentire ai docenti di utilizzare le ultime versioni di software senza dover istruire pratiche di acquisto e verificare validità di licenze. Un docente che utilizza il Software Libero è un DOCENTE LIBERO!

Copiare software NON è un reato!

Continua il terrorismo perpetrato dalle grandi software house che ammoniscono "copiare software è reato" quando invece dovrebbero più giustamente dire "effettuare copie non consentite è reato".

Esiste infatti anche il "Software Libero", ovvero applicazioni che chiunque può gratuitamente scaricare, utilizzare, ridistribuire, ed eventualmente modificare e personalizzare.

Qualche lettore penserà che il software distribuito gratuitamente non possa garantire elevati standard qualitativi: sbagliato, anzi spesso il Software Libero risulta più sicuro dal punto di vista dei virus e degli errori di programmazione rispetto alla controparte commerciale!

Un esempio di Software Libero è la suite di applicazioni per ufficio OpenOffice.org, scaricabile dal sito http://it.openoffice.org, che consente di scrivere lettere, fogli di calcolo, presentazioni, disegni vettoriali, etichette, e accedere ai database: è in sostanza un ottimo sostituto di Word, Excel, Publisher, Access.

Altri software liberi di alta qualità sono rappresentati da Firefox e Thunderbird, scaricabili dal sito http://www.mozilla-europe.org/it, i quali consentono la navigazione web e la gestione della posta elettronica riducendo moltissimo la probabilità di ricevere virus rispetto ad altri software commerciali come Internet Explorer e Outlook.

Le applicazioni sopracitate funzionano su diverse piattaforme e con svariati sistemi operativi, fra i quali Windows, Linux, FreeBSD, MacOSX. Esistono inoltre molti altri software che possono essere liberamente scaricati senza incorrere nel reato di copia illegale.

La pirateria informatica è una piaga sociale che può essere sconfitta promuovendo l'uso del Software Libero.


Quando il marketing conta più della qualità

Microsoft, il gigante statunitense dell'informatica, rende noto che negli ultimi 15 mesi sono stati individuati, su 270 milioni di computer, 5.7 milioni di computer compromessi, ovvero controllabili dall'esterno da qualche pirata informatico (rif. http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1524943 )

L'analisi, effettuata da Microsoft da gennaio 2005 a marzo 2006 esclusivamente su computer con Windows 2000, 2003 e XP, stabilisce quindi che almeno 1 computer ogni 50 presenta delle vulnerabilità che consentirebbero l'accesso al sistema informatico da parte di ignoti pirati informatici con dubbie finalità.

Se da un lato Microsoft cita questi dati per stabilire la bontà del sistema di rilevazione di codice malevolo "Windows Malicious Software Removal Tool", attualmente in fase di test, dall'altro attesta però l'insicurezza dei suoi sistemi operativi Windows; che dire inoltre della nonchalance con cui Microsoft raccoglie queste informazioni dai PC che installano Windows, a prescindere dalla volontà dell'utilizzatore, per le proprie statistiche o chissà per quali altri scopi?

Al giorno d'oggi qualsiasi ditta o ente pubblico affida la propria "gestione aziendale" ad un sistema informatico che, in teoria, dovrebbe garantire prestazioni, affidabilità e sicurezza; i dati sopraesposti mettono in evidenza una carenza negli ultimi due requisiti, sanciti fra l'altro come requisiti essenziali dal D.Lgs 196/2003 in materia di privacy e protezione dei dati personali.

A questo punto vale la pena chiedersi se effettivamente stiamo utilizzando il sistema migliore per i nostri scopi, oppure stiamo soltanto utilizzando il sistema maggiormente pubblicizzato.

Le testate giornalistiche da almeno 10 anni hanno dedicato spazio ad articoli inerenti il "monopolio informatico" stabilito da Microsoft ed ai relativi procedimenti giudiziari, tuttavia è bello constatare che oltre ai sistemi operativi Microsoft Windows esiste una moltitudine di altri sistemi operativi, alcuni dei quali risultano addirittura "liberi" come ad esempio Linux, FreeBSD, OpenBSD, ed altri ancora.

Proprio sul termine "Software Libero" vale la pena spendere due parole, essendo il punto chiave per la sicurezza informatica che ogni titolare o dirigente auspica per la propria azienda o ente pubblico.

Per "Software Libero" s'intende un programma o sistema operativo distribuito insieme al proprio codice sorgente, che garantisce a chiunque la libertà di analizzarlo, modificarlo per adatattarlo alle proprie esigenze o correggere eventuali errori, e ridistribuirlo; spesso il "Software Libero" è anche gratuito!

Dal punto di vista della sicurezza, è chiaro che dal confronto fra un programma di tipo commerciale, di cui non si conoscono effettivamente le funzioni svolte, ed un software libero, in cui migliaia di programmatori possono consultarne il codice sorgente e quindi segnalare eventuali errori di programmazione, emerga la superiorità del software libero.

Effettivamente, le analisi informatiche certificano che il sistema operativo Linux risulta molto più sicuro rispetto ad esempio al sistema operativo Microsoft Windows. Dal punto di vista dei costi, inoltre, Linux si rivela più economico, tuttavia se Linux risulta meno diffuso di un software insicuro e costoso come Microsoft Windows bisogna proprio pensare che nella società odierna la pubblicità sia veramente l'unica vera anima del commercio.

Quando il marketing conta più della qualità - BREVE

Microsoft, a seguito di un'indagine di 15 mesi sui 270 milioni di computer con installato il sistema operativo Windows, ha reso noto che sono stati individuati 5.7 milioni di computer compromessi, ovvero controllabili dall'esterno da parte di ignoti pirati informatici con dubbie finalità (rif. http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1524943 ).

Facendo le proporzioni, almeno un computer ogni 50 risulta accessibile dall'esterno, ad insaputa del proprietario! Se questa è la sicurezza garantita dal software commerciale, credo sia decisamente meglio affidarsi al "Software Libero", che oltre ad essere decisamente più sicuro e affidabile, risulta spesso gratuito.

Da 15 anni esiste un sistema operativo, Linux, che assicura standard di sicurezza elevatissimi, si installa facilmente e viene distribuito gratuitamente; peccato che sia gratuito, per cui i venditori di computer preferiscano non parlarne o addirittura boicottarlo per poter guadagnare qualche soldo in più dalla vendita della licenza di Microsoft Windows.

Considerato che in 10 anni di utilizzo di Linux non ho mai avuto nessun virus né altri problemi di sicurezza, direi che risulta sicuramente un sistema vantaggioso. Inoltre potrebbe essere anche un sistema molto educativo per i ragazzi che in questo modo potrebbero avvicinarsi al mondo del "Software Libero" evitando la grossa piaga della pirateria informatica.

Certo che se Linux risulta meno diffuso di un sistema insicuro e costoso come Microsoft Windows, bisogna proprio pensare che nella società odierna la pubblicità sia veramente l'unica vera anima del commercio.


Bozza di lettera ai candidati

Elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale - Treviso

Gent. Xxxx yyyy Candidato Presidente del partito zzzz

Le associazioni che rappresentiamo (inserire la lista degli aderenti) operano nel territorio della nostra provincia (in raccordo con associazioni affini in ambito regionale, nazionale e anche mondiale) avendo come fine statutario la promozione, assolutamente no-profit, dell'uso del software libero, sia nei contesti aziendale e della Pubblica Amministrazione, sia per uso personale.

È proprio nell'ambito della Pubblica Amministrazione che diventa sempre più pressante ed evidente la necessità di poter disporre di strumenti informatici per il trattamento dei dati e per la produttività con caratteristiche che possano essere garantite solo dal software libero, in quanto disponibile insieme al proprio codice sorgente (open source).

Spesso l'attenzione viene attirata dalla constatazione che il software libero è anche gratuito, e quindi contribuirebbe a migliorare alcune voci di bilancio che attualmente pesano e, conseguentemente, rallentano lo sviluppo tecnologico della Pubblica Amministrazione.

I veri punti di forza del software libero sono però altri e ne riassumeremo brevemente alcuni:

  • Il software libero è sviluppato e controllato da una comunità di programmatori vastissima: questo fatto ne assicura degli standard qualitativi e di sicurezza molto elevati. La tutela dei dati di tutti i cittadini non può essere affidata a programmi che non permettono un controllo del loro funzionamento a livello di codice sorgente, in quanto potrebbero nascondere gravi vulnerabilità (per quanto riguarda la sicurezza)
  • Spesso il software libero utilizza dei sistemi di memorizzazione dei dati aperti e standardizzati, cosa che le software house commerciali solitamente rifiutano per obbligare poi il "cliente" ad utilizzare esclusivamente il proprio software: cosa succederebbe se un'applicazione utilizzata da anni, non venisse più supportata/commercializzata dalla propria software house?
  • Ogni riga di codice, e quindi ogni funzione, è assolutamente trasparente e modificabile da chiunque ne abbia l'esigenza e le capacità tecniche. Il software libero può pertanto essere personalizzato secondo le proprie esigenze
  • La tipologia delle licenze d'uso è nettamente orientata alla condivisione ed alla collaborazione. Sono intuibili ed innegabili i vantaggi offerti dalla costituzione di una sorta di “banca dati nazionale” del software per la Pubblica Amministrazione; prodotti flessibili, mirati alle reali esigenze e praticamente a “costo zero” con un parallelo e conseguente rallentamento dell'obsolescenza dei sistemi e quindi con ulteriori risparmi.
  • L'impatto sociale sull'occupazione locale, in particolare quella giovanile, è estremamente favorevole. Le risorse economiche normalmente destinate a lontane software-house possono essere più utilmente destinate a sostenere ed incoraggiare professionalità locali con una evidente crescita economica della nostra società.

Contrariamente a quanto tutto questo può far pensare, e con scarsa osservanza delle normative vigenti, la Pubblica Amministrazione e la Scuola sembrano tuttavia riluttanti ad adottare strumenti informatici liberi e gratuiti con conseguenze facilmente intuibili: spreco di risorse e ritardo tecnologico.

Ci sentiamo perciò in dovere di rivolgerle, nella sua veste di candidato alla presidenza della Provincia di Treviso, qualche domanda su questi temi, sicuramente di grande interesse per le nostre associazioni ma, crediamo, più interessanti per il futuro di tutti i cittadini trevigiani.

La informiamo che le risposte, che gentilmente ci invierà, saranno pubblicate integralmente, a meno che non contengano argomentazioni non attinenti la presente richiesta, in modo da dare la giusta visibilitità agli iscritti delle associazioni rappresentate ed agli interessati all'argomento "Software Libero".

  1. Ritiene che l'adozione del Software Libero possa far parte del suo programma elettorale? In particolare ritiene possibile che l'Ente Provincia possa farsi promotore e capofila di una più convinta migrazione all'uso di software libero nella Pubblica Amministrazione?
  2. Pensa che la Provincia, per le competenze che ha in materia di scuola superiore, possa farsi parte attiva anche in questo settore, magari attraverso delle offerte formative per i docenti?
  3. Al fine di dare un urgente inpulso positivo ed innovativo all'economia della Marca Trevigiana, ritiene possibile ed utile che l'Ente Provincia, magari in sinergia con la Camere di Commercio, si faccia parte attiva nella diffusione dell'Open Source anche presso le aziende?

Certi di ricevere un Suo cortese riscontro, si porgono distinti saluti.

Montellug, Villa Zuccareda Binetti 1, 31044 MONTEBELLUNA - Email: info@montellug.it

Altre associazioni firmatarie?


Possibili citazioni - Bibliografia

  1. Software Libero: programmi applicativi e sistemi operativi distribuiti con una licenza che ne consente il libero utilizzo: un software libero puo' essere liberamente distribuito (gratuitamente) e modificato/personalizzato, garantendo a chiunque la possibilità di utilizzarlo senza limite.
  2. Attualmente tutti gli enti pubblici sono dotati di personal computer, su cui viene generalmente installato il seguente software: Microsoft Windows (sistema operativo) e Microsoft Office (suite di applicazioni per ufficio che consentono la stesura di lettere, fogli di calcolo, disegni, presentazioni, eccetera). Entrambi i software citati sono distribuiti con licenza commerciale, il cui costo e' rispettivamente di circa 100euro e 300euro.
  3. OpenOffice.org, suite di applicazioni per ufficio liberamente modificabile (quindi adattabile alle proprie esigenze) e scaricabile dal sito http://it.openoffice.org
  4. Linux è un sistema operativo che, analogamente a Microsoft Windows, si pone come interfaccia fra il software applicativo e il computer. Nasce nel 1991 seguendo gli standard "Posix" che accomunano tutti i sistemi operativi tipo Unix, e viene oggi distribuito come software libero: per questo motivo esiste nel mondo una fervida comunità di sviluppatori che ogni giorno contribuiscono ad arricchire e migliorare questo sistema operativo, rendendolo uno dei sistemi operativi più sicuri (contro vulnerabilità e virus) e affidabili (niente crash e necessità di periodiche reinstallazioni).
  5. People, progetto di integrazione e condivisione dei servizi offerti dai Comuni, illustrato al sito http://www.progettopeople.it/
  6. Legge 9 gennaio 2004, n. 4 - Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici http://www.pubbliaccesso.gov.it/normative/legge_20040109_n4.htm

E' disponibile una lista di quotidiani, telegiornali ed altre riviste per facilitare l'invio di comunicati stampa.